Pensieri - Thoughts

Croissant artigianali: li sai riconoscere?

 

 

Mi piace spesso fermarmi a chiacchierare con i miei clienti; condivisione di idee, un opinione su un prodotto nuovo e qualche questito.

Ci siamo soffermati sull’argomento croissant; “il tale croissant non riesco a digerirlo”, “quell’altro ha un sapore strano”..

Quindi ho pensato di soffermarmi un attimo, scrivere due righe su un argomento che a quanto pare sta a cuore a molti.

 

Come riconoscere un croissant artigianale? 

 

Oggi mi piacerebbe lasciarvi qualche consiglio su come riconoscere un croissant veramente artigianale:

 

1- il croissant artigianale e’ un croissant.. non un cornetto all’italiana. 

Pochi professionisti riescono a lavorare la pasta sfogliata con abbastanza maestria da ottenere un prodotto di qualità; il croissant, rispetto al cornetto all’italiana ha meno impasto e più burro, rendendo la lavorazione più difficile (specialmente in estate con le alte temperature) e rendendo il prodotto finito croccante e “sfoglioso”! 

In uno dei prossimi post analizzeremo insieme le differenze tra brioche, croissant e cornetto all’italiana 🙂

 

2- Controllate la forma 

Per quanto noi pasticceri siamo bravi e precisi il croissant e’ un prodotto fatto a mano e artigianale. 

Fare in modo tutti i croissant siano della stessa misura e identici e’ praticamente impossibile a meno che il pasticcere professionista abbia macchinari di ultima generazione (parliamo di professionisti che producono grandissime quantità, per esempio Biasetto)

 

3- Il burro. 

Il croissant e’ preparato con solo burro; profuma (e ripeto profuma di burro) si scioglie in bocca e non lascia una patina all’interno del palato. 

La margarina ha un punto di fusione intorno ai 40* gradi e non si scioglie al palato, provocando quella sensazione grassa in bocca. 

Al contrario un croissant al burro che ha un punto di fusione tra i 28 e 33 gradi (sotto la nostra temperatura corporea) si scioglierà rilasciando tutti i suoi fantastici aromi.

 

Lo sapevate in commercio c’è un prodotto che si chiama “aroma burro”?

 

4- varietà delle tipologie.

La brioche integrale con il miele, la conchiglia alle mele e il croissant ripieno con la crema di latte lasciatele al bar della stazione. 

Chi produce croissants cerca sempre di aggiornare l’offerta tramite sapori e forme nuove. 

(Anche se sappiamo che prendere solo croissant alla crema)

 

5-  il libro degli ingredienti.

Ogni attività commerciale (bar, forneria, pasticceria, gelateria..) ha l’obbligo di fornire un libro degli ingredienti dove all’interno e’ contenuto l’elenco degli ingredienti per singola ricetta o prodotto.

Un campanello d’allarme? 

I conservanti. L’E472 (mono e digliceridi degli acidi grassi) è’ un conservante utilizzato nella stragrande maggioranza dei lievitati o mix per pasticceria e semilavorati. 

Non abbiate paura a chiedere il libro degli ingredienti, ci informiamo sulle etichette al supermercato e diamo per scontato il nostro fornaio di fiducia faccia tutto artigianalmente? 

 

Vi dirò un segreto.. se controllate anche sulle etichette dei panettoni la dicitura E472  potreste trovarla anche lì! 😏

 

Con questo non voglio demonizzare la margarina ma aiutarvi a capire quando un prodotto è’ artigianale e quando no. 

Ci sono burri di qualità e margarine di qualità; la stragrande maggioranza dei prodotti commerciali però, per essere più appetibile al mercato punta più sul prezzo a discapito della qualità. 

 

Non abbiate paura di parlare con il vostro pasticcere, fornaio, bar di fiducia! 

Ci sono un sacco di attività che si riforniscono da Professionisti e che scelgono materie prime al top. 

 

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